The Bold Type è il nuovo Sex and the City?

Per chi ha amato Sex and The City e le scorribande delle quattro inseparabili amiche sullo sfondo di una New York sempre glamour e pulsante, attenzione!

È uscita da poco su Netflix una serie che ripropone le stesse atmosfere ma con un salto generazionale che ci porta nel mondo dei cosiddetti millennials (o Gen Y, termini che stanno ad indicare i nati dal 2000 in poi).

Le protagoniste sono tre ragazze ovviamente molto fighe che lavorano per una famosa rivista di nome Scarlet, che parrebbe essere un po’ a metà strada tra Vanity FairVogue e Cosmopolitan: Jane è una giornalista, Sutton una aspirante fashion stylist e Kat gestisce il social media marketing. Hanno circa 26 anni e sono inseparabili. Caratteri profondamente diversi ma assolutamente complementari.

Benché la serie sembri leggera e di primo acchito l’impressione sia quella di tre ragazze giovani e belle che se ne vanno in giro per locali tra cocktails e sesso occasionale, tuttavia non è così.

Le vicende di Jane, Sutton e Kate pongono l’attenzione dello spettatore sui temi più disparati ed importanti, mettendo al centro l’amicizia prima di tutto e offrendo spunti di riflessione profondi su temi importanti come l’indipendenza della donna e la consapevolezza di sè, il coraggio delle proprie azioni, la delineazione e poi la scelta della propria identità sessuale, la prevenzione del cancro al seno, l’integralismo religioso ed il superamento dei suoi confini, il tradimento, l’aborto, il matrimonio, la genitorialità, tutti temi che vengono affrontati dalla prospettiva delle nuove generazioni e soprattutto in un Paese come l’America che (a parte qualche piccolo incidente di percorso con un nome ed un cognome) sa essere cool davanti al nuovo senza esserne spaventato.

Il richiamo a Sex and the City è immediato ed involontario ma in un modo che non ci fa rimpiangere la serie cult di fine anni Novanta, al contrario di quanto era invece accaduto con altri prodotti poi rivelatisi tarocchi quali Emily in Paris, creata peraltro dallo stesso Darren Star ideatore di SATC (Link) ma con un risultato a mio avviso non proprio soddisfacente (vd. qui https://londranomala.com/2021/03/26/emily-in-paris-senza-effetti-collaterali/).

Al momento ci sono “solo” quattro stagioni che si guardano in scioltezza, stile divanate-con-sushi.  Ma l’ultima puntata lascia intendere che ci sarà sicuramente un seguito. Già mi preparo!

Se non l’avete ancora guardata, sintonizzatevi su Netflix ora…e fatemi sapere!

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