#15 – Meghan la (ex) principessa triste si racconta a Oprah. A proposito di Harry…

Splendido giardino in sunny California, come la definisce Oprah, incorniciata dai suoi ricci perfetti come un’aureola da Madonna degli ascolti.

Meghan la (ex) principessa triste appare serena e sorridente nel suo vestito comodo che asseconda le forme della gravidanza, i capelli raccolti in uno chignon morbido, finto naturale (e ho detto tutto).

Three, two, one…ciak! Proprio come in una puntata di Suits. Lei c’è, è sul pezzo, ha studiato il copione a memoria ed è pronta alla sua vendetta mediatica contro The Firm, che sembra quasi l’alter ego di The Crown.

Dopo i convenevoli quanto-sei-bellagrazie-anche-tu e questa-intervista-non-è-stata-preparata e non-sarete-pagati-eccetera-eccetera, si parte a bomba con le domande.

1) Oprah chiede alla sua ospite: “Ma prima di entrare a far parte della famiglia reale, non ti sei un po’ informata su come funzionasse?

E Meghan con occhio subito lucido ammette di essere stata naive, Lei. Di non aver mai googolato quello che sarebbe diventato il suo futuro marito, che ignorava quello che sarebbe stato il day to day job mettendo subito le mani avanti, che tutti si sono fatti un’idea sbagliata di lei mentre lei ha vissuto una realtà difficile da spiegare. E che lei, in quanto Americana, in poche parole doesn’t give a shit about royals and titles (sui titoli ci torniamo dopo).

Parafrasi: ti innamori del principe Harry che ti vuole sposare; non ti informi, sei una povera ingenua a cui nessuno ha mai neppure insegnato come fare la riverenza davanti alla regina; sei in buona fede con tutti e consideri The Queen come la tua nonnina, tanto tenera e tanto carina; in quanto Americana te ne sbatti di essere entrata a far parte di una monarchia vecchia 1200 anni; e quando le cose iniziano ad andare male sono gli altri – tutti! – che non ti capiscono.

2) Secondo capitolo: la cognata Caterina. Ma è vero – chiede Oprah – che l’hai fatta piangere pochi giorni prima del matrimonio per un disaccordo sui vestiti delle damigelle?

Risposta: “No! E’ lei che ha fatto piangere me e nessuno mi ha difeso, ma io la perdono perché dopo si è scusata, mi ha mandato dei fiori e io comunque sono una persona buona!”

E qui inizia ad andare giù dura, in sintesi: io sono una donna indipendente, ho fatto il mio primo lavoretto a 13 anni, ho una voce mia e penso che noi donne dobbiamo usare la nostra voce, anche se io mentre ero lí sono rimasta zitta.

E subito Oprah chiede: “sei rimasta zitta o ti hanno detto di stare zitta?

E lei: la seconda che hai detto.

Parafrasi: mia cognata è un’arpia buona a nulla che non ha mai lavorato un giorno in vita sua (vero!) e che non ha autonomia di pensiero, viva di luce riflessa e fa quello che le dicono. The Firm la protegge e la rispetta. Io sono diversa e visto che ragiono con la mia testa non vado bene, quindi mi hanno dato tutti contro e non ho avuto alcun supporto neppure di fronte all’attacco spietato dei media.

3) Capitolo terzo: della solitudine, dei pensieri suicidi e della questione razziale.

Meghan si sentiva sola, la stampa la attaccava, nessuno a corte la proteggeva mentre lei voleva fare di tutto per aiutare “l’istituzione”. Si è perfino rivolta alle Risorse Umane (ma veramente???) che le hanno detto “ci dispiace tanto ma noi non possiamo fare nulla perchè non sei una semplice impiegata bensi un membro della famiglia”…il che ha molto senso.

E nel frattempo la sua salute mentale era profondamente a rischio mentre viveva chiusa in una gabbia dorata in cui le avevano sottratto all’arrivo passaporto, patente, chiavi…tutto, e non era neppure libera di chiamare un UBER per andare in ospedale.

In tutto ciò mentre era incinta apprendeva dal marito che alcuni membri della famiglia (mi sono fatta un’idea e potrebbe essere Carlo, sguaiato com’è) erano preoccupati di quanto scura sarebbe potuta essere la pelle di suo figlio al quale, peraltro, non sarebbe toccato alcun titolo nobiliare e neppure la security

E allora lei per dispetto cosa ha fatto: No title? No Prince? No party! Niente foto di me ed Harry con pargolo, tie’!

Ma non era lei quella americana a cui dei titoli non importava nulla?!?

Sicuramente la negazione del titolo a baby Archie suona strana… però, Meghan, un po’ di coerenza!

E finalmente, come nella nota pellicola A proposito di Harry…ecco che dopo la pubblicità arriva proprio lui, l’ex-principe ma sempre figo, Harry il Rosso; e i due annunciano insieme il sesso del nascituro che sarà una bambina.

Seriamente: non so se Harry mi abbia fatto più pena o tenerezza. 

Visibilmente emozionato, Lui sí. Sudato, imbarazzato. 

Un uomo profondamente innamorato che, proprio per amore, si è lasciato ridicolizzare in mondovisione a “dir male” (per usare un eufemismo) della famiglia in cui è cresciuto fino a due anni fa. Sempre in modo elegante e pacato, senza gesti calcolati, senza copione, solo con tanta emozione: Harry, credo, abbia commosso tutti e ne sia uscito come la vera vittima di tutta questa storia, colui che senza ombra di dubbio ha sofferto e sta profondamente soffrendo ancora.

Lui che ha affermato di aver voluto mettere un punto per evitare che la storia di sua madre si ripetesse, lui che ha detto di non aver avuto altra scelta se non abbandonare The Firm per salvare la sua famiglia, lui che ha mollato tutto per mancanza di supporto e di comprensione, lui che non parla con suo padre chissà da quanto tempo perché quel fenomeno di Carlo non gli risponde al telefono, lui un tempo attaccatissimo al fratello che ha definito il loro rapporto attuale con la parola “spazio”, lui che si augura che il tempo curi e guarisca tutte queste situazioni, lui che ha definito l’ambiente in cui è cresciuto “trapping” dicendo che finchè ci sei dentro non te ne accorgi e per questo prova compassione per padre e fratello, lui che non ha rimpianti per quello che ha fatto, che adora e rispetta profondamente Nonna Queen, lui che si è ritrovato da un giorno all’altro coi fondi tagliati da quelli di Londra e che si è messo a fare podcast su Netflix e Spotify per poter garantire la sicurezza alla sua famiglia. 

A suo dire, Meghan lo avrebbe salvato. Chapeau!

Quante di noi vorrebbero un uomo cosí innamorato al proprio fianco che ha come priorità assoluta la felicità della donna che ama e vuole proteggere ad ogni costo la famiglia che stanno costruendo insieme! E questo gli fa onore.

Ciò che spiace è notare quanto la sua purezza d’animo e l’autenticità dei suoi sentimenti siano in contrasto con l’attitudine della sua signora che non esita ad interromperlo, a completargli le frasi, a parlargli sopra, cosí sicura e fiera di fronte alle telecamere, cosí a proprio agio, con l’occhio lucido a comando e il sorso d’acqua al momento giusto, da vera professionista dello schermo; mentre lui, Harry, un tempo principe e ribelle, sembra un cucciolo indifeso e spaventato, non pienamente consapevole di cosa gli stia capitando.

Attenzione: nessuno mette in discussione che la vita a The Firm sia parecchio tosta e difficile e probabilmente chi non ci sta dentro non può realmente immaginare quanto…ma questo è noto da sempre e, come si dice, oneri e onori. E poi di Lady Diana ce ne è stata e ce ne sarà una sola e per Lei e la sua memoria si dovrebbe esigere il massimo rispetto.

La performance di Meghan (perché con tutta la buona volontà, di performance si è trattato) credo  avesse l’obiettivo di servire una vendetta fredda ai media britannici ma soprattutto alla famiglia reale.
Faccio fatica a pensare che questo non sia stato solo l’ultimo (per il momento) atto di una saga pianificata dalla ora signora Windsor fin dall’inizio: prima l’ingresso nella famiglia reale come una favola e poi il rientro a Hollywood col botto in cerca di fortuna, perché io a parte averla vista nei panni della praticante legale a NYC non ho memoria di altri suoi ruoli…se escludiamo quello attuale.

Non entro nel merito delle ragioni ma non ne condivido il modo e gli espedienti: rilasciare una intervista bomba proprio come Lady Diana – ma andatevela a guardare Diana in quell’intervista che a malapena riusciva a tenere la testa su ed a parlare! – facendo leva sulle stesse tematiche: solitudine, inadeguatezza, pensieri suicidi, salute mentale, mancanza di supporto e di comprensione. Sembrava di vedere il riassunto della quarta stagione di The Crown! 
Accusare di razzismo la Royal Family che ha costruito il proprio impero sulla colonizzazione di mezzo mondo: anche questa storia già trita e ritrita perfino ai tempi della morte di Lady D quando si vociferava che aspettasse un figlio da Dodi Al Fayed e si parlava di complotto della casa reale (Principe Filippo in particolare) che avrebbe cosí evitato che la madre del futuro re di Inghilterra mettesse al mondo un figlio musulmano. 

Il tutto con una freddezza ed una sapienza che pochi sarebbero riusciti ad avere.

Qui a Londra c’è il caos, non si parla d’altro: comunicati stampa da Buckingham Palace con The Queen che si dice profondamente addolorata di sapere quanto gli ex Duchi soffrissero e che molte questioni verranno prese sul serio e investigate in famiglia benché i ricordi possano variare (come a dire che i due ragazzi hanno fornito la propria versione dei fatti); giornalisti delle reti nazionali che si dimettono in diretta, i tabloid impazziti…il mondo non parla d’altro. 

Ma in tutto ciò Harry ha concluso dicendo che lui è felice perchè sta costruendo la famiglia che avrebbe sempre voluto da piccolo e sta vivendo una libertà che non conosceva. E a sentir lui sembra che vivranno tutti felici e contenti.

Deve però fare attenzione perché, come ha concluso sua moglie sorridendo: Questo per [loro] è solo l’inizio…

…E non sappiamo quale potrebbe essere (per lui) la fine.


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